Prima v'era...


Prima v'era
e ora non v'è più.

Le stagioni sono così, spazzano via quello che c'era prima e, con una dolce e inarrestabile prepotenza, prendono il posto che sanno di avere.
Succede con i timidi tepori della primavera, ma anche con i primi freddi invernali, o con le foglie che cadono.

Ci sta poco da fare, se non accettare che la vita è fatta di cicli che iniziano e di cicli che finiscono.
Opporsi significa ostinarsi a non crescere, a non andare avanti.
Succede sempre, ma forse con la primavera un po' di più. 
O almeno, a me così sembra.

Ci sono cose da lasciare andare e che non attengono propriamente ai maglioni e alle calze pesanti, pur essendo ugualmente pesanti.
Ci sono cose che devono andare così come devono andare, che sia un fiore che sboccia o uno che muore.
Ci sono cose.

E forse c'è voluto quel raggio di sole un po' più caldo del solito a farmi capire che è tempo di muoversi.
Muoversi dentro e fuori. 
Anche col pensiero, che a volte si blocca in quegli spigoli della vita più aspri di quanto avremmo mai voluto.

Primavera.
Prima v'era
e ora non v'è più.

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