#readwomen2014: un anno per leggere le scrittrici sottovalutate. E se lo facessimo pure in Italia?


Non ho mai fatto caso a quanti libri leggessi, figuriamoci alla percentuale di autori uomini e donne tra le mie letture.
Non avevo mai considerato nemmeno che ci potessero essere letture prettamente maschili e letture femminili, fin quando un mio professore all'università, interrogando un mio collega, diede per scontato che Conrad fosse piaciuto più a lui che a me, essendo una lettura "maschile".

Quando ho letto la notizia del professor Gilmour che, a lezione, ha candidamente confessato di non assegnare mai libri scritti da autrici donne o da autori cinesi, mi sono resa conto che per molti - purtroppo! - i libri non sono importanti per quello che dicono, ma in relazione a chi li ha scritti.

In virtù di questo, ma forse è una semplice constatazione di chi sa che, tra le altre cose, anche nelle arti l'apporto femminile è tenuto in minore considerazione rispetto a quello maschile, la rivista americana Critical Flame ha lanciato la campagna #readwomen2014, un anno per leggere le opere delle scrittrici e quelle degli scrittori di colore.
Le scrittrici sono poco considerate, così come sono sottovalutati gli scrittori di colore. Il silenzio su questa situazione di disparità sulla scena letteraria non è stato un problema negli ultimi anni. L'inerzia, invece, sì.
Negli Stati Uniti questa iniziativa ha suscitato grandissimo interesse tra gli intellettuali e tra gli addetti ai lavori ,che si stanno mobilitando per fare in modo che il 2014 sia l'anno in cui ogni lettore possa arricchirsi attraverso la lettura di libri che mai avrebbe immaginato esistessero (e questo la dice lunga, lunghissima, sulla promozione dei libri scritti da donne e da scrittori di colore).


E noi?
Non pensiamo di avere una memoria migliore: peccheremmo di presunzione a considerarci un Paese che non dimentica i suoi scrittori, vorrebbe dire che facciamo finta di credere che tutti leggono.
Ci sono scrittrici italiane che non conosciamo minimamente e che non vengono nemmeno considerate per essere annoverate nelle antologie. E poi ci sono tutte le scrittrici moderne, quelle contemporanee che, a volte, in libreria vengono relegate in un angolino meno illuminato rispetto alle più avvantaggiate colleghe straniere.
Per quanto riguarda le minoranze etniche che scrivono in Italia, confesso la mia ignoranza, ma chiunque mi volesse dare informazioni, sarò felicissima di scoprirle insieme a voi.


Non me la sento, però, di lasciare fuori gli scrittori italiani, gli uomini.
Una precisazione, però, è d'obbligo: vorrei scoprire qualche bello scrittore italiano - bello nella scrittura, eh! -, contemporaneo sarebbe meglio, ma anche qualcuno del passato finito ingiustamente nel dimenticatoio, magari un po' fuori dai soliti circuiti e che merita di essere letto. Anche in questo caso, accetto suggerimenti.

Io sono fermamente convinta che potremmo rendere questo 2014 degno di essere ricordato attraverso i libri che avremo letto e gli scrittori che avremo scoperto (o riscoperto), lasciando un po' da parte le classifiche dei libri (e degli ebook) più venduti.

Io ci voglio provare.

Il mio hashtag su Facebook e su Twitter sarà #leggigliitaliani.
Seguitemi e ne leggeremo delle belle, secondo me.

Commenti

  1. Trovo che sia una bella iniziativa. In effetti è vero. Se ci penso io stessa leggo molto più i libri promossi su scala nazionale, piuttosto che libri di autori semi-sconosciuti italiani e stranieri. Cercherò di scovarne qualcuno, magari in mezzo a tante letture esce qualcosa di buono. Non si sa mai ;)

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    1. Grazie, Ella! In effetti, è una constatazione che fanno molti. Diciamo che a me piacerebbe dare un segnale diverso. Ti va di segnalarmi qualche tua scoperta "semi-sconosciuta"??? Il passaparola è un potentissimo strumento di diffusione delle idee... ;-)

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