La frenesia in libreria


Non riesco ad immaginarmi mentre intraprendo un viaggio - di qualsiasi lunghezza o natura - senza portare un libro con me.
Succedeva quando facevo la pendolare per andare all'università, succede oggi che viaggio per i motivi più diversi.

Ultimamente, ho notato che, prima di partire più che fare la lista delle cose da mettere in valigia, mi segno i libri da comprare all'aeroporto o in stazione.
Non so spiegarvi esattamente perché succede, ma arrivo là con la mente in fibrillazione - come del resto mi capita sempre quando entro in libreria - e me ne frego pure se stanno chiamando l'imbarco: io uscirò da lì con i miei libri!

La frenesia che mi coglie in libreria, però, ha un lato negativo che esula da quello economico (che pure è messo a dura prova).
Arrivata lì, mi dimentico totalmente della lista razionalmente (?) stilata in precedenza, ed esco da lì sempre con il libro che prima non volevo e che, anzi, non avevo proprio preso in considerazione.

È capitato anche l'altro giorno.
Avevo la lista dei 12 libri in lizza per il Premio Strega 2014 bella e pronta, non tutti e 12 ovviamente, ma ce ne sono due o tre che voglio leggere. E quale momento migliore se non durante un viaggio, mi ero detta.
Non so cosa sia successo nel tempo intercorso tra l'entrata e l'uscita dalla libreria, ma mi sono ritrovata con altri libri in mano, libri che non sapevo manco che erano usciti, che non avevo nemmeno sentito nominare in giro.

Ora, due sono le cose: o nel condotto di aerazione della libreria c'era del gas che mi ha fatto perdere i sensi, o i signori che fanno le copertine sono stati così bravi da attrarmi - con l'inganno o meno ve lo dirò dopo aver letto i libri in questione - verso qualcosa che non era contemplato nella mia mente.

Quei libri che volevo leggere li voglio ancora leggere. 
Li voglio leggere.
Devo sperare solo di tenerlo bene a mente la prossima volta che entro in libreria.

Commenti

  1. Ahhuauhau. Capita spesso anche a me. Compro roba che non ho mai sentito nominare. Siamo donne d'istinto e di pancia, non ci sta niente da fare :)

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    1. Ecco, allora mi sento meglio! Credevo di fare cose assurde... da sola! :-D
      Il mio girovita conferma che sono una donna di pancia, anche se a me piace chiamarlo "istinto verso le cose buone (da mangiare)" :-D

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  2. Ciao, carino il tuo blog! Non preoccuparti, non sei la sola... io credo di avere una seria malattia e devo trovare un centro dove poterne parlare O.o

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    1. Ciao Lucrezia! Vieni qua a parlarne!!! Ci curiamo insieme... oppure no!
      Ma vuoi mettere, che meravigliosa malattia libresca che abbiamo! :D

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