Perdere l'amore ai tempi di Facebook

L'amore ai tempi di Facebook [foto: fonte]

Perdere l'amore, quando si fa sera...
Si poteva ancora sopravvivere, quando si perdeva l'amore così, grande o grandissimo non importa, magari si scriveva una canzone, si vinceva il Festival di Sanremo, cose così.
Ma non c'era Facebook, quando si perdeva quell'amore là.

Perdere l'amore ai tempi di Facebook è qualcosa di diverso. 
Non finisce in una canzone, quell'amore, non vince nessun premio.
L'unica cosa che fa è aleggiare nelle timeline dei nostri contatti così come una volta avrebbe aleggiato tra i ricordi dei nostri amici in carne e ossa. 
Quelle che una volta erano immagini sbiadite nella mente, ora sono foto nitide, con tutti i colori, gli sguardi incatenati e le mani intrecciate ben visibili che recano la data e, a volte, anche il luogo che era scenario dell'idillio.

L'amore ai tempi di Facebook è crudele, non ha la creanza di diventare soft, sia nella gioia che nel dolore. È scostumato, maleducato, rozzo nei baci appassionati della felicità perché poi diventeranno coltellate dell'infelicità.

C'è chi cancella tutte le foto a cadenza periodica, con la stessa periodicità con cui cambia amore. C'è chi cancella il profilo e chi cancella le amicizie, soprattutto quelle che prima erano coinvolte nella relazione.

C'è chi, invece, per dimenticanza, per pigrizia o perché vuole essere sincero - ma ti conviene, di questi tempi?! - lascia tutto così com'è, foto, baci, ricordi, amicizie.
Mi è capitato, così, di vedere volti e labbra che avevo dimenticato baciare bocche che ora appartengono ad altri e, fermandomi un attimo, mi sono chiesta perché ci rimanessi male.
Io, che con tutto quello non avevo niente a che fare. Cosa dovevano mai provare, allora, i diretti interessati?

Non lo so e non lo voglio sapere.
So solo che l'amore ai tempi di Facebook è come quei dolci davvero troppo dolci: buoni a piccole dosi, ma che poi, in un modo o in un altro, disgustano.


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