Già la semplice lettura, mi fa l'effetto di catapultarmi altrove, ma leggere di Storia con dentro una storia d'amore, è un viaggio nel tempo di sicuro impatto sulla mia immaginazione.
Se poi il romance è ambientato, tra gli altri luoghi, anche in Italia, l'incanto è completo.
"Il tesoro del pirata" di Fabiola D'Amico ha tutte le caratteristiche per farvi appassionare a una storia che difficilmente vi lascerà indifferenti.
È il 1645 e Isabella Torrelles riceve una lettera dal padre Carlos che è trattenuto a Palermo da misteriosi nemici che attentano alla sua vita. Le chiede di recarsi a Barcellona per cercare il pirata Juan il Vendicatore: solo Juan, infatti, può recuperare un tesoro che egli ha nascosto prima di essere imprigionato.
Isabella è vedova da poco, ma non esita un secondo a mettersi in viaggio sulle tracce del temibile pirata perché suo padre per lei è tutto. Quando arriva a Barcellona, però, si rende conto che Juan il Vendicatore ora si fa chiamare don Juan Velasquez ed è un rispettato commerciante.
Isabella non ha intenzione di mentirgli, ma quando incontra i suoi occhi blu come il mare e quell'espressione tempestosa, non riesce a confessargli il motivo per cui lo cerca, né tantomeno la sua vera identità, visto che è la figlia dell'uomo che Juan odia con tutto se stesso.
Tra Barcellona e Palermo, il mare riserva molti pericoli, ma Isabella sente che Juan è infinitamente più pericoloso. Tuttavia, fin dal primo momento sa che non potrà resistergli a lungo: è misterioso e profondo, appassionato e spietato, protettivo e crudele, un uomo che sa toccare le corde più profonde della sua femminilità e della sua anima ribelle.
Fabiola D'Amico è maestra nel costruire trame lineari e ben strutturate storicamente, con personaggi verosimili e, allo stesso tempo, da sogno, perfetti interpreti della letteratura romantica. Già ne "Il cavaliere senza nome" e ne "Il guerriero e la dama di ghiaccio", Fabiola dà vita ad atmosfere fuori dalla nostra attualità ma perfettamente inserite nel tempo del racconto.
Isabella rientra nella caratterizzazione femminile di D'Amico, dove le donne - anche se vessate dal modo in cui sono viste nell'epoca storica in cui agiscono - riescono ad esprimere la forza della propria personalità. Juan è un personaggio che scatena grandi sospiri, con la bellezza del volto e la sfrontatezza dei modi (a me ha riportato alla mente Juan del Diablo, protagonista della telenovela cult "Cuore selvaggio") e credo che difficilmente ci sarà qualcuna che riuscirà a rimanere del tutto indifferente.
"Il tesoro del pirata" è un romance da leggere quando si ha voglia di evadere dalla grigia attualità, sognando grandi avventure e grandi amori appassionati.
È il 1645 e Isabella Torrelles riceve una lettera dal padre Carlos che è trattenuto a Palermo da misteriosi nemici che attentano alla sua vita. Le chiede di recarsi a Barcellona per cercare il pirata Juan il Vendicatore: solo Juan, infatti, può recuperare un tesoro che egli ha nascosto prima di essere imprigionato.
Isabella è vedova da poco, ma non esita un secondo a mettersi in viaggio sulle tracce del temibile pirata perché suo padre per lei è tutto. Quando arriva a Barcellona, però, si rende conto che Juan il Vendicatore ora si fa chiamare don Juan Velasquez ed è un rispettato commerciante.
Isabella non ha intenzione di mentirgli, ma quando incontra i suoi occhi blu come il mare e quell'espressione tempestosa, non riesce a confessargli il motivo per cui lo cerca, né tantomeno la sua vera identità, visto che è la figlia dell'uomo che Juan odia con tutto se stesso.
Tra Barcellona e Palermo, il mare riserva molti pericoli, ma Isabella sente che Juan è infinitamente più pericoloso. Tuttavia, fin dal primo momento sa che non potrà resistergli a lungo: è misterioso e profondo, appassionato e spietato, protettivo e crudele, un uomo che sa toccare le corde più profonde della sua femminilità e della sua anima ribelle.
Fabiola D'Amico è maestra nel costruire trame lineari e ben strutturate storicamente, con personaggi verosimili e, allo stesso tempo, da sogno, perfetti interpreti della letteratura romantica. Già ne "Il cavaliere senza nome" e ne "Il guerriero e la dama di ghiaccio", Fabiola dà vita ad atmosfere fuori dalla nostra attualità ma perfettamente inserite nel tempo del racconto.
Isabella rientra nella caratterizzazione femminile di D'Amico, dove le donne - anche se vessate dal modo in cui sono viste nell'epoca storica in cui agiscono - riescono ad esprimere la forza della propria personalità. Juan è un personaggio che scatena grandi sospiri, con la bellezza del volto e la sfrontatezza dei modi (a me ha riportato alla mente Juan del Diablo, protagonista della telenovela cult "Cuore selvaggio") e credo che difficilmente ci sarà qualcuna che riuscirà a rimanere del tutto indifferente.
"Il tesoro del pirata" è un romance da leggere quando si ha voglia di evadere dalla grigia attualità, sognando grandi avventure e grandi amori appassionati.
grazie!
RispondiEliminaPrego! ^_^
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