Recensione: Ogni volta che sono solo con te di Amabile Giusti


La qualità della scrittura, della storia, di un libro, insomma, può determinarsi dal nome della casa editrice scritto in basso sulla copertina? 
Mi sono spesso detta di sì, che la scrematura per mano di professionisti dell'editoria è necessaria per non farci arrivare qualsiasi rigurgito di scrittura che un essere umano possa avere nella sua vita. Poi però ho ammesso le dovute eccezione.
I libri di Amabile Giusti sono queste dovute eccezioni di cui tenere conto per onestà intellettuale e perché è giusto che il mondo di questa autrice abbia il suo riconoscimento.

Ho letto per la prima volta un suo libro nel 2014, era "Trent'anni e li dimostro" prima di essere pubblicato dalla Mondadori ed era già perfetto così. In seguito ho letto anche qualcos'altro di suo e l'incanto era sempre lo stesso.
La lettura di "Ogni volta che sono solo con te" [Amazon Publishing] arriva dopo tanto tempo che avevo un po' perso di vista l'autrice e i suoi libri e devo confessare che è stato un ritorno di fiamma col botto.

Un ex scrittore di successo, Harrison Duke, si è ritirato dal mondo dopo il divorzio burrascoso da una bellissima attrice di Hollywood. Accetta di essere intervistato dal giovane Leo Tucker solo perché il suo agente insiste e gli assicura che il brillante giornalista non scriverà banalità sul suo conto. Quando alla porta della sua baita sperduta tra le montagne del Wyoming si presenta la florida e sorridente Leonora, la reazione dell'uomo non sarà delle più civili.

«Non pretenderei un grande amore, 
me ne basterebbe uno piccolo, che sarebbe comunque grande. 
Visto che nessuno mi ha mai amato».

La trama romantica è resa intensa da una magistrale caratterizzazione dei personaggi: l'approfondimento psicologico sia di Harrison che di Leonora non è mai banale o superficiale, e permette al lettore di entrare in sintonia con i drammi e i dolori che li hanno resi quelli che sono quando si incontrano.
Non c'è nulla di scontato in "Ogni volta che sono solo con te" e se l'happy ending è una tappa obbligata del romance che si rispetti, qui giunge come una carezza sulla pelle martoriata di una cicatrice che fatica a chiudersi.

È un libro che ho letto con aspettative molto alte e che fin dalle prime battute ha confermato l'Amabile Giusti che ricordavo, ritrovando il piacere di leggere una scrittura fluida e coinvolgente. Come mi è capitato anche con altri suoi scritti, rileggerò questo libro e sono sicura che sentirò ancora le emozioni che mi hanno colpito adesso, la rudezza di Harrison, il cinismo corrosivo e anche la dolcezza di Leonora unita alla volontà di ferro.

Leggete "Ogni volta che sono solo con te" se avete voglia di una bella storia, grande per il modo in cui è raccontata e per i sentimenti che veicola. E leggetelo anche per guarire dopo un libro brutto che vi ha lasciato l'amaro in bocca verso certi tipi di romanzi.

Commenti