Recensione: Molto amore per nulla di Anna Premoli


Leggere un romanzo d'amore in cui - benché si sappia già che ci sarà l'happy ending - la trama costituisce un viaggio affascinante e divertente, anche grazie all'ironia dell'autrice, è un'esperienza che va oltre il genere letterario a cui appartiene.
A me succede così con alcuni romanzi d'amore italiani e la magia si è ripetuta anche stavolta con il romanzo di Anna Premoli in uscita oggi, "Molto amore per nulla" [Newton Compton Editori] e che ci riporta due personaggi già conosciuti in "Questo amore sarà un disastro".

Quando Lorenzo Vailati va per la prima volta nell'ufficio dell'avvocato Viola Brunello, tutto si aspetta tranne che di vedersi sbattere la porta in faccia. Ma Viola non butta fuori un uomo che va a discutere con lei d'affari, sbatte la porta in faccia alla bellezza sconvolgente e all'atteggiamento di sicurezza di Lorenzo. 
«Altro che uomini in costume da bagno, magari slip bianco, come si vedono in certi spot (che, per inciso, a me non hanno mai smosso nemmeno l'ultimo degli ormoni sopiti)... Il dottor Vailati li batte tutti persino coperto da capo a piedi.»
Del resto, lui è troppo consapevole del suo aspetto per non rendersi conto che questa donna è riuscita dove altre prima di lei avevano fallito: non si è fatta incantare e gli ha rifiutato qualcosa. Nonostante entrambe siano ben decisi a tenersi alla larga, il destino decide diversamente e si ritrovano a bere vino rosso in un'azienda vitivinicola che la società di Lorenzo vuole acquisire. È lì che l'uomo inizia a guardare con occhi diversi quell'agguerrito avvocato dall'aspetto fisico dimesso ma con lo spirito luminoso.
«La verità è che Viola, con quel suo modo di fare disinteressato, ha colpito un punto debole che quasi non sapevo di avere: il timore di non essere preso sul serio.»
Complice anche la bucket list - una lista di cose da fare prima di morire - che Viola compila presa dall'eccitazione del vino e che Lorenzo legge sbirciando nella sua agenda, i due iniziano a trovarsi sulla stessa lunghezza d'onda. Tanto che Lorenzo decide di aiutarla nella realizzazione dei tredici punti che comprendono giri in moto, abiti rossi, voli in mongolfiera e parole grosse - grossissime! - da dire a un uomo almeno una volta nella vita.

Il tema principale di questo romance è il dualismo tra forma e sostanza o, più semplicemente, tra aspetto fisico e profondità spirituale: Viola crede che se la superficie luccica è per nascondere un vuoto di contenuti, mentre Lorenzo è impegnato nella battaglia opposta, dimostrare cioè che un animo brillante e profondo può anche prendersi la libertà di mostrarsi nel suo aspetto fisico migliore.

L'amore che tutto può e che tutto cambia, scardinerà pregiudizi e malanimi, per trionfare sulla verità della vita: non ci sono sicurezze che tengano di fronte a ciò che amiamo, anche se alla fine ciò che amiamo si rivelerà essere dell'ultima forma che ci saremmo aspettati.
«Che razza di persona mi rivelerò, se alla fine perderò la testa per l'uomo più attraente che abbia mai incontrato? Io, che ho sempre insistito che l'aspetto fisico contasse poco o nulla?»
Torniamo ad affacciarci nel mondo del private equity e ritroviamo Edoardo ed Elena di "Questo amore sarà un disastro", innamorati più che mai, senza aver perso lo spirito che li ha sempre caratterizzati: i dialoghi tra i due sono sempre particolarmente divertenti, così come quelli tra i tre amici durante le riunioni allo studio, che posseggono una forza comica a cui si fatica a resistere.
A tal proposito, l'autrice ci concede anche una piccola e gustosa anteprima che riguarda Ludovico Paravicini, il terzo amico e socio, di cui sentiremo ancora parlare.

Anna Premoli ci porta in giro per una Milano dall'atmosfera glamour e scintillante, tra vini costosi e bar alla moda, ma lo fa senza dimenticare l'anima della città, le strade e i parchi più belli in cui passeggiare. Mi sono goduta il tour per la città e ho riso per alcuni brani di irrefrenabile ironia, quel guizzo a cui ci ha abituati l'autrice nel corso dei suoi numerosi romanzi.

"Molto amore per nulla" è un titolo dai richiami shakespeariani perché, in fondo, credo che i dilemmi d'amore non abbiano un'epoca precisa e non si esauriscano una volta passata la moda letteraria del momento.

Leggete "Molto amore per nulla" se avete voglia di un romanzo ben scritto, divertente, leggero ma non superficiale, uno degli esempi del miglior romance italiano.

 [libro omaggio della casa editrice]




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