Appuntamenti sul web: sì, ma non è quello che state pensando...


Non so se vi è mai capitato di avere un appuntamento sul web. 
E non sto parlando di siti per incontri più o meno amorosi (ma possiamo nominare l'Amore così invano?!).
Mi riferisco a quegli appuntamenti che non nascono come tali, ma che poi pian piano lo diventano, quasi senza che ce ne accorgiamo.
Mi riferisco a quel messaggio su Facebook o su Twitter che, aprendo la posta la mattina, con una sicurezza pari a quella di Davide quando lanciò la pietra in fronte Golia, ci aspettiamo di trovare. Prima era Msn, con quella finestra che si apriva e le sue mille emoticon, poi sono venuti i social network più avanzati (e più fighi, diciamoci la verità!).

Ebbene, devo confessarvi che anche io ho il mio appuntamento fisso sul web. E anche più di uno, dipende dal periodo.
Mi spiego meglio: i miei appuntamenti sono con le pagine e con le persone che seguo sui diversi social.  Avevate pensato a qualche tresca libidinosa, eh?! Mal pensanti!

Innanzitutto, sto cercando di cliccare "mi piace" solo alle pagine Facebook che davvero mi piacciono e di "seguire" su Twitter solo le cose di cui veramente voglio rimanere aggiornata. Ultimamente - complice le lunghe giornate e la poca voglia di uscire - mi sono resa conto che, quasi senza accorgermene, dedico una precisa fascia oraria ad ogni argomento.

Volete qualche esempio, immagino.
La mattina, ovviamente, corro a controllare i messaggi e le mail: non sempre gli appuntamenti fissi in questo senso sono piacevoli (a volte sono puntuali e piacevoli come un'insolazione ad agosto) ma danno comunque una certa sicurezza. Tipo morte e tasse, avete presente?
Poi, mi vado a spulciare i tweet di quelli che la sera precedente hanno seguito il programmone da terremoto di Auditel per vedere che è successo. In egual misura, controllo le pagine Facebook che lanciano sempre qualche dritta sulle news.
Dopo pranzo, è il momento creativo: ecco che le pagine di creazioni grafiche, arte, nuovi artisti e nuove tecniche subiscono delle vere e proprie impennate pazze grazie ai miei click.
Magicamente, ad una certa ora del pomeriggio - sempre la stessa, giuro, ma non lo faccio apposta - arrivano le ricette, ma non quelle tradizionali: tra il pranzo e la cena - e cercando di saltare la merenda - mi viene voglia di imparare qualcosa di nuovo e quindi mi segno gli esperimenti che di solito tento nel fine settimana.
La sera passa attraverso due fasi: prima i viaggi, come se progettando un viaggio in Australia potessi ricominciare direttamente dal giorno dopo senza staccare mai per andare a dormire. E poi, rendendomi conto di non poter mollare baracche e burattini così all'improvviso (e pur avendo sempre il mio trolley color marshmallow pronto ai piedi del letto), mi dedico ai libri che mi fanno viaggiare, ma in mille altri modi diversi.

Emilio Salgari diceva che "Scrivere è come viaggiare senza la seccatura dei bagagli" ed è per questo che l'ultimo appuntamento fisso della mia giornata è con la scrittura. Via web, su carta, sulla lavagnetta magnetica appesa nella mia cucina. Dappertutto, insomma.

Anche questo post è stato scritto ieri sera tardi, ma l'ho tenuto in caldo per offrirvelo stamattina come buon giorno. Mi sono trattenuta perchè i motori di ricerca non "acchiappano" i post notturni e sarebbe stato inutile... vabbè, poi una volta vi racconterò di quando piazzavo i miei articoli ai primi posti di Google Analytics con degli accorgimenti SEO che non ve lo dico proprio... ;-)


Commenti

  1. "vabbè, poi una volta vi racconterò di quando piazzavo i miei articoli ai primi posti di Google Analytics..."
    Ma no, non essere timida, dimmi pure come facevi. :)
    Interessante il tuo rapporto con il web...

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    Risposte
    1. Non era timidezza, la mia, ma un semplice intercalare per non appesantire un post che è risultato (mio malgrado) già troppo lungo... Interessante il mio rapporto con il web, dici? mah, non saprei... te lo dico adesso o un'altra volta?! :D

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