Ambrose Bierce
Vi siete mai chiesti quanto può essere grave - e pericoloso - un tradimento?
Soprattutto per il traditore.
Francesca Giuliani nel suo racconto "L'altra faccia dell'amore" ci mostra uno scenario decisamente diverso.
Fabrizio Cesari è un medico, ha una posizione affermata e un matrimonio che va avanti da vent'anni.
Sarà per la noia della routine o per provare il brivido dell'avventura che ad un certo punto decide di avere un'amante. E sceglie Marika.
Come uno di quei balli di sala con i passi già tutti regolamentati, il ballo tra lui, lei e l'altra va avanti con i canonici sotterfugi, le più scontate bugie e i più frettolosi incontri mordi e fuggi.
Cosa cambia?
In questo triangolo subentra l'imprevisto.
Sia per il protagonista, Fabrizio, che tutto ad un tratto non è più al centro della vicenda, né della sua vita. Sia per il lettore che, con lo scorrere della trama, si era quasi abituato ad un finale scontato.
E invece non c'è niente di scontato nell'imprevisto che all'improvviso rovescia le sorti della storia.
"L'altra faccia dell'amore" mostra quello che si nasconde dietro un sentimento che è così forte da potersi trasformare nel suo esatto contrario, se deluso.
Francesca Giuliani riesce a strappare più di un brivido con questo racconto noir che ha parecchie sfumature - non di grigio! - e che accompagna il lettore fino al punto in cui, come al cinema, si vorrebbero chiudere gli occhi per la paura e non vedere quello che sta per succedere. Ma a quel punto, ormai, non si può fare altro che andare avanti. Avanti col fiato sospeso, fino al rocambolesco finale.
La scorrevolezza e la semplicità di lettura nascondono un grande segreto: la buona scrittura. Francesca ha grande esperienza di scrittura e si vede. Altrimenti il meccanismo si inceppa.
In questo caso, non succede.
"L'altra faccia dell'amore" mostra quello che si nasconde dietro un sentimento che è così forte da potersi trasformare nel suo esatto contrario, se deluso.
Francesca Giuliani riesce a strappare più di un brivido con questo racconto noir che ha parecchie sfumature - non di grigio! - e che accompagna il lettore fino al punto in cui, come al cinema, si vorrebbero chiudere gli occhi per la paura e non vedere quello che sta per succedere. Ma a quel punto, ormai, non si può fare altro che andare avanti. Avanti col fiato sospeso, fino al rocambolesco finale.
La scorrevolezza e la semplicità di lettura nascondono un grande segreto: la buona scrittura. Francesca ha grande esperienza di scrittura e si vede. Altrimenti il meccanismo si inceppa.
In questo caso, non succede.
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