C'è chi dice che sotto pressione si dà il meglio, che è allora che escono fuori le belle persone.
Io dico che l'umanità dà il suo meglio e il suo peggio nei piccoli e grandi drammi della vita.
Che sia un'anziana da aiutare ad attraversare la strada o un essere umano al gradino più basso del bisogno e della tristezza, chi ha un grande cuore, lo dimostra in entrambi i casi.
I pusillanimi - sì, quelli - si incontrano, purtroppo, nelle loro espletazioni ad ogni livello di dramma.
Questa estate, che sembrava scorrere nel solito caldo e nella tanto attesa lentezza, ha subito all'improvviso un'impennata di tensione e tristezza.
Non ho intenzione di parlare dei fatti del giorno - questo blog non è qui per questo -, ci sono le drammatiche cronache sotto ai nostri occhi dappertutto da qualche giorno apposta per questo.
Il mio pensiero si è più volte soffermato, in questi giorni, sulla grandezza umana e, di conseguenza, sulla sua piccolezza.
E non intendo con questo sottolineare la piccolezza dell'uomo di fronte alla Natura, perché, in fondo, chi ha bisogno di sentirsi dire ovvietà sui drammi più neri?
Se è vero che le dimensioni non contano, quando parliamo di cuore contano, eccome!
È questo il pensiero che mi ha colto più volte, mentre ero a casa a leggere e, poi più tardi, in tram, e ancora in un altro momento, mentre per strada mi facevo spazio tra la folla del mercato.
È ipocrisia, a parer mio, il mostrarsi nell'atto di fare beneficenza o la foto di una benevolenza verso il prossimo costruita a uso e consumo dei social network.
È ipocrisia salire sul carro delle grandi tragedie anche solo condividendo gli appelli alle donazioni e poi, nelle realtà più piccole, meno mediatiche, sicuramente più private, mostrare tutta la piccolezza del proprio animo.
Conta davvero poco spendere parole per ogni sconosciuto in difficoltà e poi non tendere una mano ad un amico, non credete?
Conta davvero poco spendere parole per ogni sconosciuto in difficoltà e poi non tendere una mano ad un amico, non credete?
La grandezza di un gesto, piccolo o grande che sia in fine, resta sempre una scintilla nel buio della disperazione di qualcun altro, un piccolo petardo scoppiato per festeggiare la speranza.
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