A casa per Natale


In qualsiasi latitudine, geografica o del cuore, vi troviate, 
vi auguro di tornare a casa per Natale.

Questo Natale per me significa tornare in quell'angolo di cuore che porto con me dappertutto, tutto l'anno. E tornarci con quel pezzo di cuore che da sei mesi batte fuori dal mio petto.

In quel posto in cui non fa mai freddo, in cui non si contano gli abbracci, 
in cui qualsiasi cosa succeda fuori, si è al sicuro.

Per la prima volta nella mia vita, ho provato il freddo più gelido che abbia mai potuto immaginare, seguito dal caldo più esplosivo che non avrei mai pensato di riuscire a sopportare.

In quel luogo senza tempo, senza orologi, senza trucchi e senza maschere.

Il tempo ha il valore che diamo ad ogni secondo, per non perdere nemmeno un istante. Non ho mai dato peso al tempo che passa sul mio volto, che mi passa le dita nei capelli. Non ho mai creduto tanto che il tempo cambiasse le cose fin quando non ho misurato i minuti e le ore e i giorni col sorriso di mia figlia.

In quell'angolo di cielo dove non ci sono nuvole e non piove mai.

In qualsiasi labirinto la vita vi abbia fatto perdere, 
vi auguro di essere salvi per Natale.

Con gli occhi pieni di meraviglia, io sono a casa per Natale.

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