Recensione: Stronze si nasce di Felicia Kingsley


Inutile raccontarci favole: nella vita c'è chi lavora e chi si bea del lavoro altrui, c'è chi sottomette e chi viene sottomesso e poco importa se i mezzi per fare ciò non siano ritenuti violenti.
A ben pensarci, tutti abbiamo subito una scorrettezza nella nostra vita, a volte anche più di una e, se visualizziamo la situazione, spesso non ce ne siamo accorti perché chi ci faceva del male lo faceva col sorriso sulle labbra.
C'è solo un modo per definire chi calpesta gli altri sorridendo, anzi raccogliendo fan come la migliore rock star del momento: stronza.
Non amo particolarmente le imprecazioni ma quando ci vuole, ci vuole.

Se il titolo del libro "Stronze si nasce" di Felicia Kingsley [Newton Compton Editori] vi disturba in qualche modo, vi capisco, ma vi consiglio di leggerlo perché, alla fine, vi sfido a trovare una definizione più azzeccata per l'antagonista di questo romance che mi ha particolarmente coinvolto.

Per ogni stronza c'è una brava ragazza che piange chiusa in bagno e in questo caso è Allegra Hill, brillante, altruista, lavoratrice, la cui vita al liceo è stata rovinata da Sparkle Jones, bella, sicura di sé, prepotente e... stronza. Allegra tutto si immaginerebbe tranne che, al suo primo giorno di lavoro in una delle più prestigiose aziende immobiliari di Londra, vedere Sparkle Jones sfilare nei corridoi mentre decine e decine di occhi si distolgono dal proprio lavoro e si puntano sulla sua innegabile perfezione. Un fulmine non può cadere due volte nello stesso punto, così, dopo il disorientamento iniziale, Allegra decide di invertire i ruoli, di conquistarsi la sua platea di fan comportandosi esattamente come la sua nemica/amica. Ma le cose le sfuggono di mano e finisce per comportarsi peggio di lei, molto peggio...

«C'è gente capace di spingerci a compiere azioni che non avremo mai il coraggio 
di compiere di nostra iniziativa».
Daria Morgendorffer, Daria

La trama di "Stronze si nasce" parte come un romance classico con una protagonista che ha tutte le carte in regola per poter essere eccezionale, ma ha poca stima di sé, c'è un principe azzurro che sembra non avere occhi che per lei e c'è la strega cattiva, la stronza. Poi l'intreccio si arricchisce di colpi di scena che, durante la lettura, avvincono alla pagina e, nonostante la lunghezza, non si può fare a meno di arrivare tutto d'un fiato all'ultima pagina.

«La verità è che stronza o lo sei o non ci diventi».

Non ho trovato niente che non fosse misurato alla storia e ai personaggi che danzano perfettamente seguendo una musica - a tratti rock, a volte pop - che pervade tutto il libro.
Confesso che lo rileggerò perché mi mancano un po' Allegra e Duke e tutto il London mood che portano con loro.

Leggete "Stronze si nasce" se nella vostra vita avete incontrato una stronza e vi è rimasta la voglia di vendicarvi. Leggetelo anche se non l'avente incontrata perché, fidatevi, potrebbe succedere quando meno ve lo aspettate.

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