Segnalazione: D'amore e baccalà di Alessio Romano


D'amore e baccalà
Alessio Romano
EDT
dal 22 marzo in libreria

Lisbona, la più poetica delle capitali europee. Saramago e l’oceano. Tabucchi e il tram numero 28.

E le tascas, le taverne in cui si mangiano cinquanta sfumature di baccalà 
ascoltando la musica più struggente che esista : il fado. 
È in questa città sospesa tra sogno e realtà che Alessio incontra Beatriz, 
una cameriera bellissima, scontrosa ed evanescente. 
Ritrovarla nel dedalo del centro storico sarebbe impossibile, senza l’aiuto di complici inattesi: 
gli spiriti guida di Amália Rodrigues, Ingrid Bergman, Fernando Pessoa...

Innamorarsi a Lisbona – con la sua luce, l’oceano, l’arte – è facilissimo.
Succede ad Alessio, che in una tasca – tra un piatto fumante di bacalhau e le dolci note di un fado – incrocia lo sguardo della cameriera Beatriz, croce e delizia di questo viaggio tra i sapori più autentici della capitale del Portogallo.
D’amore e baccalà ha come protagonista la più poetica delle capitali europee, la città di Pessoa e di Tabucchi. Lisbona è certo un crocevia di vite, di razze, di suoni e d’arte, ed è qui che un giovane scrittore, alter-ego dell’autore, si stabilisce in un piccolo appartamento di rua do Recolhimento, pronto alla fatica enciclopedica di assaggiare ogni sfumatura della cucina portoghese, a partire dal suo piatto principe: il baccalà.
Ma una inaspettata caduta dal Tram 28 fa prendere subito una piega diversa alla storia.
In un misto di sogno e realtà, Alessio troverà sulla sua strada – tra gli altri – Fernando Pessoa e la grande fadista Amália Rodrigues, Antonio Tabucchi e Ilsa Lund, il personaggio interpretato da Ingrid Bergman di Casablanca... tutto in una girandola di esperienze appassionanti che cominciano sempre a tavola, con un piatto fumante, una buona storia, e un “Silencio! Que se vai cantar o Fado!”

Nel racconto fresco e allo stesso tempo sentimentale c'è spazio per il divertimento e per l'allegria ma anche per la saudade e la delusione, così come si fa spazio per un'alheira (una salsiccia di carne bianca) o per un piatto di bacalhau espiritual, da accompagnare con una ginjinha (il celebre liquore alla cicliegia) o con una birra imperial.
In questo libro – che è a suo modo un canto d'amore per la città e per la sua letteratura – ci si perde volentieri, sicuri che tutto finirà in un nuovo inizio, in un nuovo assaggio.

Alessio Romano (Pescara, 1978) ha debuttato nel 2006 con Paradise for all (Fazi editore), un giallo ambientato alla Scuola Holden – dove ha studiato Tecniche della narrazione e oggi insegna – salutato dal critico del Corriere della Sera Antonio d’Orrico come “uno dei migliori esordi della stagione”. È autore di Solo sigari quando è festa (Bompiani, 2015) e curatore de Gli stonati. Manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis (NEO Edizioni, 2017).

D’amore e baccalà è l’undicesimo volume di Allacarta. Ogni viaggio una storia, ogni storia un piatto.
Nella stessa collana – tra gli altri - Paolo Cognetti, Tutte le mie preghiere guardano verso ovest, Marco Malvaldi, La famiglia Tortilla, Andrea Bajani, È bellissimo il vostro pianeta, Fabio Geda, Itadakimasu.
Umilmente ricevo in dono, Giuseppe Culicchia, My Little China Girl, Piersandro Pallavicini, A Londra con mia figlia (e Harry Styles).

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