Recensione: Assolo di Edy Tassi


Non ne avremo mai abbastanza di storie nate sulle note della musica. Da Dirty Dancing a Footloose, passando per Billy Elliot, Save the Last Dance, Il Cigno Nero e Step up. Il binomio narrativa (scritta e cinematografica) e musica è sempre stato vincente, soprattutto quando c'è di mezzo l'amore.

Così il libro "Assolo" di Edy Tassi [Emma Books] si inserisce in questo filone di passione e danza ma, a parer mio, aggiunge una profondità ai personaggi che ha molto a che fare con l'originalità della buona scrittura.
Arianna Radburn è una ballerina che, dopo una lunga gavetta, è entrata nella compagnia di danza di Nicholas Morgan, un coreografo geniale che, suo malgrado, è spesso sui giornali per i gossip delle donne di cui si circonda.
Arianna, però, non può permettersi di dedicarsi solo alla danza perché ha bisogno di soldi, tanti soldi, per realizzare il sogno della madre che la tiene in pugno con una serie di ricatti morali. Del resto, anche Nicholas nasconde dentro di sé il vero motivo per cui vuole che il suo ultimo spettacolo sia un successo planetario.

A questo punto, sarebbe molto facile cadere nell'ovvio ma Edy Tassi costruisce dei personaggi molto complessi, a livello psicologico, e per questo la trama non cade mai nella banalità.
I canoni del romance sono rispettati in tutto e per tutto, compreso l'happy ending, ma per arrivare fin lì si passa attraverso trovate narrative singolari e appassionanti.

Leggete "Assolo" se amate tutti i film in cui la passione scoppia a passo di danza. Questo romanzo vi farà compagnia in ore piacevoli e, alla fine, vi strapperò anche un bell'applauso.

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