Recensione: Il vero sogno di Grace Burrowes



È evidente, ormai, che Grace Burrowes è ben decisa a farci conoscere fino in fondo il destino della numerosa famiglia Haddonfield!
In "Il vero sogno" [Leggereditore] è la volta di Susannah Haddonfield, una delle sorelle maggiori rassegnata a rimanere zitella ma con tantissimi libri a farle ottima compagnia (soprattutto quelli del Bardo!).
Susannah viene quasi costretta ad accompagnare a Londra Della, l'ultima della numerosa famiglia, a debuttare in società. Londra, come accade sempre nella stagione dei balli e dei debutti, è una fossa piena di squali, pronti a tuffarsi su tutti i pettegolezzi, veri o inventati, per distruggere la reputazione di una fanciulla e, di conseguenza, la possibilità di fare un buon matrimonio aristocratico.
Stavolta, però, come accadde durante la stagione del suo debutto, Susannah ha come alleato Willow Dorning, il secondogenito di un conte che, oltre a dei magnetici occhi viola lavanda, ha lasciato ben poco ai suoi eredi.

Così, tra un valzer e un pettegolezzo in terrazza, tra corteggiamenti scandalosi e matrimoni combinati, Burrowes stavolta inserisce una lunga - forse troppo - dissertazione sui cani. La trama è arricchita, infatti, da una serie di rapimenti di cani appartenenti alle famiglie più ricche dell'aristocrazia. Ora, va benissimo una sottotrama che tenga vivo l'interesse del lettore e non lo faccia perire solo per i (noiosi!) dialoghi tra innamorati osteggiati dalla società, ma pagine e pagine di dettagli sull'addestramento dei cani, sugli atteggiamenti da mantenere e sulle tecniche per ottenere l'obbedienza dei nostri migliori amici a quattro zampe, mi sembra un po' esagerato.

Dopo il primo capitolo della saga, avevo già notato una certa stanchezza nel tirare ancora le file di vicende che, probabilmente, sarebbe stato saggio concludere in un libro solo. In "Il vero desiderio", però, c'erano ancora sprazzi di apprezzabilissimo romance, anche se non tanto storico come mi piace leggere in questo genere di romanzi. Ad esempio, si accenna al Reggente, quindi riusciamo ad inquadrare il periodo, ma non ci sono altri riferimenti.

Insomma, leggete "Il vero sogno" se, come me, non volete lasciare a metà le serie, anche se i libri sono slegati tra loro. Purtroppo la mia curiosità mi spingerà, lo so già, a leggere anche qualche altro capitolo successivo, se dovesse esserci, giusto per capire fin dove può spingersi questa storia (o questa mancanza di storia, diciamo così).


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