Passeggiando tra le foglie d'autunno


Da qualche anno, l'autunno è particolarmente caro al mio cuore.
Tra tutte le sfumature di colore delle foglie cadute, ho spesso ritrovato il sorriso di chi ha compiuto qualcosa di importante quando invece, alla fine, ha solo vissuto a pieno se stesso.

In autunno ho scoperto di aspettare mia figlia ed è stato il dono più grande che potessi avere.
In una gloriosissima giornata di sole e di aria frizzante, abbiamo scoperto che ci eravamo moltiplicati, che avevamo impastato i nostri cromosomi per dare vita a qualcosa di completamente nuovo. 
Una vita.

L'autunno, quest'anno, ha il suono delle foglie che scricchiolano sotto i passi di Giulia, ha il colore degli ultimi raggi di tiepido sole che giocano tra i suoi riccioli chiari, ha il ritmo del mio cuore che perde sempre un battito quando la vedo giocare, e ridere, e correre e fare cose "da grande".

Quest'autunno è un lento coccolarsi, un raccogliersi nell'amore più caldo e vero, è la ricerca della pace e della bellezza nelle cose che mi stanno attorno. 
È il collezionare parole che accarezzano l'anima e la fanno rifiorire anche nel prossimo freddo che ci aspetta.

Tra le foglie che mi capita di raccogliere, cerco sempre quella che abbia qualcosa di speciale, anche una piega o una cicatrice che la renda unica in un tappeto di esemplari tutti simili. Che poi, guardando le foglie cadere, ho capito che non ce ne sono due uguali, ognuna è quello che è perché ha vissuto una vita solo sua. E così anche noi.

Siamo unici perché non un solo nostro giorno 
assomiglia a quello di qualcun altro.


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