Recensione: L’uomo senza profilo di Stefano Piedimonte


Vi siete mai chiesti chi scrive le voci della più grande enciclopedia del mondo?
Vi è mai passato per la testa che dietro alle biografie, alle definizioni e ai fatti raccontati su Wikipedia, c'è qualcuno che vuole farci credere che tutte quelle informazioni sono vere come oro colato?

A dirvi la verità, io non mi ero mai posta tanti quesiti sull'enciclopedia a mille mani come quando ho letto "L'uomo senza profilo" di Stefano Piedimonte (Solferino). Dopo aver letto la storia di Stefano, difficilmente riuscirò a leggere una biografia, una curiosità o anche una precisazione storica sul sito senza chiedermi se è quello che è successo realmente.

Scritto in prima persona, "L'uomo senza profilo" racconta la bizzarra - e a tratti inquietante - vicenda occorsa all'autore quando uno studente universitario gli scrive per avere delle informazioni in quanto, per un esame, sta scrivendo la voce relativa a Stefano Piedimonte su Wikipedia.
L'autore, vagamente lusingato, si dichiara a completa disposizione per rispondere a ulteriori domande che vadano a colmare le informazioni non ancora presenti in rete su di lui. Fin dall'inizio, però, lo studente lo lascia perplesso domandandogli cose che avrebbe benissimo potuto dedurre ovunque online - data e luogo di nascita, scuola frequentata, che genere di libri scrive e quali sono le trame -, fino ad arrivare a domande sempre più specifiche, inventando addirittura un cane, un bassotto per la precisione, di nome Dani.

Procedendo nella lettura, la situazione diviene sempre più paradossale e claustrofobica, soprattutto perché le fake news sono un labirinto da cui è quasi impossibile uscire. Pian piano, l'autore si sente espropriato della propria realtà da chiunque possa accedere alla sua voce su Wikipedia e modificarla e anche lui stessa inizia a farsi suggestionare dalle informazioni create di sana pianta.

È impossibile dire cosa è vero e cosa è falso nell'epoca dove non esisti se non sei online e tutti credono che la tua vita vera sia esattamente quella mostrata in rete.
Stefano Piedimonte, con stile asciutto e diretto, apre uno squarcio sulla menzogna della rete e sull'ingenuità dei suoi lettori.
"L'uomo senza profilo" è una lettura illuminante sulla percezione che abbiamo della realtà attraverso gli schermi dei nostri smartphone e pc e sull'importanza dei punti fermi delle nostre emozioni, della nostra vera vita, punti fermi che, quasi sicuramente, non si troveranno a portata di tastiera.

[libro omaggio della casa editrice]

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