Recensione: Se non ti vedo non esisti di Levante


Lo dico da sempre che i libri ci raggiungono attraverso tanti modi che noi, pur avendo una fervida - fervidissima! - fantasia, mai potremmo prevedere.
Avevo "Se non ti vedo non esisti" [Rizzoli], primo romanzo della cantante Claudia Lagona, in arte Levante, nell'ereader da quando la casa editrice me lo ha mandato. Guardavo la copertina e non mi sembrava mai il momento.

Quando ho iniziato a leggerlo, ho capito che non c'era nessun momento se non quello in cui avevo deciso di lasciarmi accarezzare dalle frasi, poetiche e musicali come quelle che risuonano nelle strofe delle sue canzoni.
Più che la tormentata storia di Anita Becci, brillante e mondana giornalista di moda, alle prese con un marito che c'è ma non c'è, con due amanti che non potrebbero essere più diversi e distanti, quello che mi ha colpito di questa opera prima è il linguaggio.
Lieve e greve allo stesso momento, precisa, puntuale negli incastri dei significati e dei suoni, la scrittura di Levante, in alcuni brani, sembra il testo di una canzone a cui manca solo la musica per essere cantata.

Ciao. Vai. Se rimarrai lì dentro non esisterai più qui fuori, 
ti lascio nell'ombra, dove non posso vederti. 
Se non ti vedo non esisti. 
Se non mi vedi non esisto.

La trama mescola le vicende attuali con i ricordi dell'infanzia della giornalista che, orfana di padre in giovane età, stabilisce con gli uomini dei rapporti di equilibrio precario, dove giocano un ruolo fortissimo le molte sfumature della sua personalità, frammentata e ferma, allo stesso tempo, in uno stato di continuo movimento, fisico e psicologico.
Tante le riflessioni da condividere e le frasi da sottolineare per la loro effimera profondità:

È così, siamo ponti: nel momento in cui ci stingiamo la mano, creiamo una connessione con altre vite che diventano parte della nostra, con un contatto così superficiale eppure così profondo. Siamo vita perché ci mischiamo ad altre vite, curiosiamo nelle finestre delle case altrui col desiderio di sentirci parte della scene e non meri spettatori.

Il 13 novembre uscirà il secondo libro di Levante, "Questa è l'ultima volta che ti dimentico" [Rizzoli] e, a dirvela tutta, sono impaziente di leggerlo, perché mi sento ancora avvolta da quel tepore, da quella melodia lieve e malinconica che arieggia in tutto il romanzo che ho appena finito di leggere.


[libro omaggio della casa editrice]

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