Leggimi Napoli: Magari domani resto di Lorenzo Marone



Ci proviamo tutti a spiccare il volo, per poi la sera ripararci sotto le pergole dei nostri piccoli gesti quotidiani. Essere abitudinari non è così da sfigati. 
I bambini sono abitudinari. E i cani. Il meglio che c'è in giro.

Luce Di Notte non è il verso di una poesia, né il ritornello di una canzone romantica. È il nome della protagonista di "Magari domani resto" di Lorenzo Marone [Feltrinelli] e calza perfettamente al personaggio che, per tutto il romanzo, ci fa sentire la sua voce.

Uscito nel 2017, il libro narra le vicende del giovane avvocato napoletano che, nata e cresciuta nei Quartieri Spagnoli, cerca il proprio posto nel mondo, portandosi dietro un bagaglio pesante di delusioni familiari, segreti inconfessabili ed emozioni profondissime che non avrà mai il coraggio di raccontare a qualcuno.

La trama prende avvio quando a Luce viene affidato un caso di affidamento di minore alquanto controverso: deve pedinare una giovane madre che vive a qualche vicolo di distanza da lei e che, all'apparenza, è a una galassia di distanza da lei. Può una tipa tosta come Luce Di Notte sapere cosa è meglio per un ragazzino? E poi, perché Luce è così arrabbiata con gli uomini, con sua madre, con suo fratello, con il mondo?

Tutto quello che ci manca, tutto quello che può farci sentire meglio, è racchiuso in questa piccola parolina che un cane conosce molto meglio di noi: attenzioni.

Ho scelto "Magari domani resto" per il mio percorso di lettura «Leggimi Napoli» dopo aver letto "Cara Napoli" e anche tutti gli altri libri dell'autore, perché Marone, secondo me, veicola un'idea di Napoli che, pur avendo gli occhi aperti sulla realtà, riesce a regalare al lettore una zona franca dove fermarsi e guardare un attimo gli scorci dei vicoli coi panni stesi, il riverbero del sole sul mare al largo di Castel dell'Ovo, di annusare l'odore della pizza o della genovese che si spande ovunque nelle domeniche assolate.
Anche in questo romanzo, pur ambientandolo nei Quartieri Spagnoli - a differenza dei quartieri residenziali di La tentazione di essere felici e di La tristezza ha il sonno leggero -, l'autore riesce a donare alla protagonista lo sguardo attento per poter cogliere la poesia del volo di una rondine.
Il binomio Quartieri Spagnoli e criminalità non è relegato a mera diceria delle malelingue nazionali - anche Luce avrà a che fare in qualche occasione con la realtà rude che la circonda -, ma non riesce a spegnere la vitalità con cui Marone intende leggere il mistero insito nelle mille sfumature di Napoli.
È questa chiave di lettura che mi rende care le storie di Lorenzo Marone: la positività di non negare la realtà in cui versa Napoli, ma di voler ancora sorridere di fronte a qualcosa di bello che riesce sempre a offrire.


È che forse gli altri si accorgono di quando riesci a mettere un po' di forza negli occhi e allora si avvicinano per capire se ce n'è un pizzico anche per loro.

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