Post-letter di marzo (con compleanno!)


«La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota.» 
Michael Altshuler

Quanta retorica c'è nel dire che il tempo vola? Eppure, anche pensandoci attentamente, non saprei come altro esprimere la sensazione di vedersi passare tra le dita i giorni a una velocità di certo aumentata rispetto al normale scorrere del tempo.

Marzo è stato come quelle bollicine che salgono dal fondo del calice di champagne: leggero, frizzante, incosciente nella velocità con cui si è scapicollato verso la fine. 
Un buon sorso che lascia un sapore piacevole in bocca, non c'è che dire, e di ottimo champagne ne ho bevuto per poterlo affermare con una certa sicurezza.

Tra bollicine per festeggiare e voglia di celebrare l'arrivo della primavera, mi sono aggrappata alla farina come a uno scoglio nella tempesta: ho impastato pizze, gnocchi, zeppole per la festa del papà, esperimenti di casatielli... Insomma, datemi della farina e vi impasterò il mondo!
Con le mani nella farina, ho ridato forma al mio equilibrio per vestirlo di aria nuova: è andata bene, tutto sommato, avrei potuto fare di peggio, sarebbe potuto finire il lievito...


Forte della bella esperienza avuta a febbraio con la mia prima diretta, mi sono lanciata in un secondo incontro: stavolta ho parlato di uno dei miei libri del cuore, "Il mare non bagna Napoli" di Anna Maria Ortese, ospite di Emanuela Sorrentino che lo ha riletto insieme al suo gruppo di lettura "Italiani non vi temo" (di cui faccio parte anche io): ci siamo perse in mille lodi per il libro e il tempo del collegamento è sfumato in un clima piacevolissimo, che sempre sorge quando si parla di libri belli con persone belle.

A proposito di libri belli, ho avuto fortuna anche questo mese nello scegliere cosa leggere: dai racconti di Emma Cline"Daddy"* [Einaudi], al romanzo molto emozionante di Gianni Solla"Tempesta madre" [Einaudi], passando per la lunga fuga nella foresta di "Prede"* di Gabrielle Filteau-Chiba [Lindau] e l'attesa interminabile de "Il deserto dei tartari"* di Dino Buzzati, un classico che mancava alla mia lista e che mi ha donato un piacere inaspettato.

Foto tratte dalla pagina Instagram del blog, Leggimi nel pensiero blog.

Avevo in lista da tempo un libro che parla delle ultime ore di vita di Gesù e che mi aveva molto incuriosito. Mi è sembrato perfetto per il periodo, così non ho indugiato oltre e mi sono immersa nella lettura di "Sete" di Amélie Nothomb [Voland], il primo che leggo dell'autrice e mi sa che non sarà l'ultimo.

Ho chiuso il mese di letture con una novità in anteprima: il 30 marzo, infatti, è uscito il quarto capitolo della serie di Sara Morozzi, "Gli occhi di Sara" di Maurizio de Giovanni [Rizzoli] e ho avuto il privilegio di leggerlo e parlarne con l'autore.
Ogni libro di De Giovanni è un viaggio insieme a personaggi che sono diventati amici da incontrare e di cui sentire la mancanza tra una storia e l'altra.

Veniamo al compleanno del titolo.


Il 2 aprile 2012 nasce Leggimi nel pensiero.
Era un periodo particolarissimo e io avevo voglia di parlare con qualcuno delle mie letture, avevo voglia di scrivere, di dedicarmi a qualcosa di soltanto mio.

Il blog e io spegniamo 9 candeline di felice convivenza, fatta di sicurezze immutabili e di cambiamenti, di libri letti e di quelli che sono ancora in lista ma che prima o poi, di programmi e progetti che si realizzeranno o no ma è bello sognarli.

In 9 anni è cambiata la mia scrittura come è cambiata la mia vita e non vorrei che fosse diverso.
Leggimi nel pensiero era ed è il mio angolo felice.
Auguri a noi, mio caro, e buona lettura, sempre!



* I titoli senza link non sono ancora stati recensiti, saranno integrati appena pubblicata la recensione sul blog.

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