Post-letter di aprile


«Il tempo è un'illusione.»
Albert Einstein

Sono da sempre una grande appassionata di aforismi. C'è stato un tempo in cui ne trascrivevo a centinaia sull'agenda, trasformando un semplice taccuino con le date in una vera e propria raccolta pronta a ogni umore e occasione.
Ancora adesso mi piace cercare la frase pronunciata da tizio e da caio adatta al momento che sto vivendo.

Perché vi racconto questa cosa?
Perché quando ho trovato la frase che vi propongo all'inizio di questa post-letter che pubblico in ritardissimo, mi sono resa conto che per me è così, il tempo è davvero un'illusione, e forse lo preferisco.

Lo preferisco perché anche aprile è arrivato e volato in un battito di ciglia, ho atteso tanto la Pasqua, la rinascita, la luce di quelle giornate di festa e poi, tutto è stato divorato in pochissimo tempo. E per divorato non mi riferisco solo a casatiello e pastiera che quest'anno ho riprodotto fedelmente seguendo il modello materno.
Ho divorato voracemente il tempo, e quanto più è stato bello e rilassante, tanto più velocemente è passato.
Ho preferito non pensare che è la seconda Pasqua che passiamo lontano dalle nostre famiglie a Napoli, non ho voluto misurare la distanza in giorni di assenza ma in cose fatte e in pensieri positivi.
Mi sono illusa, così, che il tempo non fosse passato e che non ce ne fosse altro ancora da passare prima di rivederci.

Foto tratte dalla pagina Instagram del blog, Leggimi nel pensiero blog.

Inutile che mi nasconda dietro un dito: il gusto di parlare di libri su Instagram è diventato sempre più amaro.
Un piacere agrodolce dove la parte bella è costituita dalla voglia di pensare, inventare e scattare foto ai libri, parlando della mia esperienza di lettrice a confronto con una storia. L'amarezza è data dalle dinamiche di un social che, confesso, non capisco cosa preferisce, cosa evidenzia e, di conseguenza, cosa premia. Non c'è un orario ideale, non c'è una foto più bella, non c'è una didascalia più accurata che mi dia la sensazione di aver centrato l'obiettivo. 
Qual è l'obiettivo, poi? Non lo so, io non l'ho capito e mi rifiuto di lasciarmi buttare giù da tutti quelli che arrivano e partono dalla mia pagina, lasciandomi sempre nello stesso stallo, gettandomi in un silenzio da cui non riesco a uscire. Perché è inutile parlare e dire cose sensate se mentre lo stai facendo il tuo pubblico si alza e se ne va, ottusamente, senza capire il danno che ti sta facendo.

Fortunatamente, non ci sarà mai un algoritmo né un social asociale che potrà intaccare la mia voglia di leggere, quindi anche ad aprile ho letto e sono contenta di quello che ho scelto di leggere.

"L'ultimo volo" di Julie Clark [Astoria] mi ha avvolto tra le spire di un thriller molto ben congegnato, tanto che l'epilogo è stato inaspettato e spiazzante. Tra un brivido e l'altro, mi sono rifugiata nella quieta campagna inglese di Jane Austen, rileggendo "Ragione e sentimento"* e desiderando non arrivare mai all'ultima pagina.
Uno dei libri che desideravo leggere da quando è uscito - a fine marzo - è "Il valore affettivo"* di Nicoletta Verna [Einaudi] e me lo sono regalato con grande soddisfazione: un esordio straordinario, una storia che tocca magistralmente corde di dolore e orrore.

Anche questo mese ho avuto l'onore di partecipare a un incontro con gli autori: ho letto in anteprima il noir italiano "E verrà un altro inverno" [Rizzoli], il nuovo lavoro di Massimo Carlotto e ne ho parlato con lo scrittore, che non ha mancato di aggiungere dettagli alla storia e ai sentimenti che l'hanno fatta nascere.
Ogni volta, alla fine di questi incontri, non posso fare a meno di pensare alla gentilezza, all'amore e al rispetto che gli scrittori trasmettono parlando dei loro libri, ed essere lì per ascoltarli mi arricchisce infinitamente.

Dal nero al rosa: è uscito il nuovo romance firmato Felicia Kingsley, "Bugiarde si diventa" [Newton Compton Editori] e mi ha deliziato con qualche piacevole ora, grazie alla baraonda di vicende glamour e amorose dei protagonisti.

Aprile è saltellato via come un coniglietto pasquale troppo carico di uova e ha lasciato il posto alla dolcezza del canto degli uccellini di maggio.
L'erba è nuova e acceca col suo colore brillante.
Il tempo mi illude continuamente e io mi beo di questa illusione.

Alzate gli occhi sul mondo, amate, leggete.
Ci rileggiamo presto.

Buona lettura!



* I titoli senza link non sono stati ancora recensiti, saranno integrati appena pubblicata la recensione sul blog.

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