Recensione: I fratelli Kristmas di Giacomo Papi


«Signor Luciano, io credo che lei dia troppa importanza alle cose. Per me uno è contento se fa delle cose belle, mica se ha delle cose belle.»

Cosa potrebbe andare storto nella notte più magica dell'anno?
Niente, a meno che Babbo Natale non sia improvvisamente indisposto e debba subentrare nella consegna dei regali suo fratello Luciano, che non sembra proprio affidabile nel senso tradizionale del termine.

Giacomo Papi con "I fratelli Kristmas" [Einaudi] ci regala una favola nera, attuale, sicuramente non una di quelle da raccontare ai bambini prima di andare a dormire.
Anche perché ai bambini, forse, non è il caso di raccontare che, in realtà, Babbo Natale agisce secondo un sistema per nulla equo, perpetrando nella notte più magica le ingiustizie che vigono anche nella società dei grandi: chi più possiede, più riceve.

Quando Niklas Kristmas si sente male proprio la notte di Natale, i suoi assistenti elfi e la sua migliore amica/fidanzata, la signorina Katerineen, sanno che è arrivato il momento di riposarsi e di lasciare le redini all'altro Kristmas della famiglia, il fratello Luciano.
Sembrerebbe la soluzione migliore, se non fosse che, al solo nominarlo, Babbo Natale e chi conosce la storia hanno un moto di disappunto. Sí, perché Luciano è un uguagliatore, un ribelle della consegna dei regali che, secondo lui, dovrebbero essere divisi equamente tra i bambini della Terra e appianare così le differenze sociali.
La sua teoria progressista non incontra il favore della vecchia scuola, che suddivide i bimbi in buoni e cattivi e, tra i primi, distingue quelli con maggiori possibilità da quelli che possono permettersi giusto un pensierino sotto l'albero.

- Non c'è giustizia a questo mondo, Luciano.
- Per questo non bisogna mai smettere di cercarla, nano.
- Sí, ma gli uomini non saranno mai uguali, Luciano. La vita è una gara.
- Sí, ma se non si parte alla pari, la gara è truccata. I bambini sono uguali e devono essere uguali. Punto. Per i grandi è un'altra storia, potranno anche sbranarsi, ma da piccoli no. I figli dei poveri devono avere quanto quelli dei ricchi.

Non c'è alternativa, purtroppo, così tutta Ullapoool si attiva per aiutare il fratello di Babbo Natale, magro, segaligno, dai lineamenti spigolosi e cupi, a portare a termine la missione della notte di Natale: non hanno davvero bisogno di spiegargli come funzionano gli affari di famiglia, ma per assicurarsi che tutto vada come da copione gli affiancano Efisio, il nano picchiatore.

Inizia così una notte magica alternativa, con un pizzico di ribellione che assume contorni meno idealistici e più reali solo quando Luciano ed Efisio incontrano due bambini veri, svegli e con le idee chiare sui regali e sul Natale.

"I fratelli Kristmas" è un romanzo lieve, divertente, poetico, che mentre riflette sul Natale va un po' oltre, enunciando una serie di verità sull'uguaglianza, la giustizia e il bisogno di magia a qualsiasi età.


- Sarà, uomo! Ma è un sogno impossibile: le differenze, ci saranno sempre.
- Embe'? Oggi noi cominciamo lo stesso e domani, per una volta, a Natale, tutti i bambini del mondo saranno uguali... O almeno un po' meno diversi.

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