Post-letter di giugno

 

«Era giugno, e il mondo odorava di rose. Il sole era come polvere d'oro sulla collina erbosa.»
Maud Hart Lovelace 

Giugno è il mese che mi fa rallentare, che mi aiuta a prendere confidenza con l'estate, che mi mette addosso la voglia di vacanze. O meglio, è sempre stato così.
Quest'anno mi è sembrato diverso, forse perché ho seguito i ritmi della scuola - in pieno fermento per le manifestazioni e le feste di fine anno -, forse perché non ho percepito l'inizio dell'estate. Il risultato è stata una sfilza di giorni frenetici, ma emozionanti, pieni di vita e cose da fare.
E l'estate? Non ancora pervenuta, ma tant'è.

Il tempo rimanente, tra una cosa e l'altra, l'ho impiegato con libri, serie tv e qualche film molto atteso. Parto proprio dal film che più desideravo vedere, "Doctor Strange nel Multiverso della Follia": molto bello, coinvolgente e con qualche punto di vista da rivedere, in effetti. Da rivedere, sicuramente.
Sul fronte Marvel, abbiamo finito anche la serie "Obi-Wan Kenobi" che mi ha fatto venir voglia di rivedere tutta la saga, e abbiamo iniziato "Ms. Marvel". Kamala Khan è un personaggio che non conoscevo e che mi sta affascinando perché è portatrice di una cultura diversa anche nella declinazione eroica, ed è pure ora.


Su Amazon Prime ho scoperto per caso "L'estate nei tuoi occhi", una puntata, poi due e sono rimasta incastrata nelle spire di questo teen drama che tanto teen poi non è. Intanto, il titolo originale è "The summer I turned pretty" e trovo che sia molto più calzante alla trama e poi ho scoperto - scusate se arrivo solo adesso - che è tratta dalla trilogia firmata da Jenny Han, autrice diventata cult con un'altra trilogia e un'altra serie, "Tutte le volte che ho scritto ti amo". Insomma, io che teen non lo sono da un po' mi sono ritrovata a palpitare per le vicende di Belly e dei fratelli Conrad e Jeremiah Fisher, per arrivare a piangere tutte le mie lacrime nelle ultime puntate. Che vi devo dire, dateci un'occhiata e poi mi farete sapere.
Ora, solo un interrogativo mi tormenta: vale la pena leggere la trilogia per sapere cosa succederà dopo?

Nell'onda di questa serie, ho poi iniziato "Surviving Summer. Un'estate travolgente", su Netflix, ma i giovani surfisti australiani, per il momento almeno, non hanno avuto la stessa presa sulla mia sensibilità. Vedremo più avanti.

E i libri?

Confesso di non essere pienamente soddisfatta, e non per la qualità ma perché nella mia lista mentale di letture avrei voluto inserire anche qualche altro libro che, però, mi è sfuggito. Poco male, alla fine, se non mi ricordo nemmeno qual era.

Intanto, è arrivato un nuovo capitolo della serie che Maurizio de Giovanni ha dedicato a Sara Morozzi, "Un volo per Sara", dove l'ex agente dei servizi segreti speciali si trova alle prese con un mistero tutto italiano. Ne ho parlato anche con l'autore e ve en parlerò presto in un post.
Appena arrivata in Italia nella sua prima traduzione un'autrice molto apprezzata in Spagna, Maria Oruña, con "Quel che la marea nasconde" sul tenente della Guardia Civil Valentina Redondo.
Proseguo nella mia conoscenza di Rocco Schiavone con il capitolo (forse) più doloroso, "7-7-2007": mi ha spezzato il cuore, non saprei come altro descrivere il dolore di leggere certe pagine.

Il mio ritorno in biblioteca ha fatto anche cose buone (scherzo!), così ho letto "Quel tipo di donna" di Valeria Parrella ed è stato un viaggio bellissimo. Se vi fidate, compratelo e leggetelo, poi ve ne parlerò meglio. Intanto, dopo aver restituito la copia alla biblioteca, sto pensando di comprarlo perché voglio averlo e rileggerlo.
Ho chiuso il mese con una lettura in anteprima che è un universo di gioia, dolore, destino e casualità, "Il rosmarino non capisce l'inverno", il nuovo romanzo di Matteo Bussola. A cominciare dalla copertina, è una coccola da non perdere.

Luglio è iniziato con l'ultimo giorno di scuola, la pioggia e poi il sole, con l'aria fresca dei cambiamenti e il profumo rassicurante delle vacanze.
Che verranno e poi passeranno, come sempre, ma sono portatrici di grandi attese, quanto meno di riposo e abbracci.

Ci leggiamo presto.
Buona lettura!


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