Recensione: Due sirene in un bicchiere di Federica Brunini


«Tutti quelli che bussavano al portone azzurro, sotto l'insegna delle sirene, dovevano farlo accettando il rischio dell'ignoto. Perché è così che la vita mette al mondo, senza istruzioni. Perché soltanto quando conosciamo le regole possiamo imparare. E imparare, alla fine, è tutto.»

Quante volte vi è capitato di trovare il libro di cui avevate bisogno nell'esatto momento in cui lo volevate?
Intendo la storia, l'ambientazione, l'atmosfera, i sentimenti e tutto il resto?
Io avevo bisogno di qualcosa di leggero ma non banale, una storia che mi emozionasse e mi regalasse qualche ora spensierata, con un bel messaggio.
"Due sirene in un bicchiere" di Federica Brunini [Feltrinelli] è il libro che mi ha trovata quando ne avevo bisogno.

"La persona che arriva è la persona giusta" dichiarava la numero uno. 
"Quello che succede è l'unica cosa che sarebbe potuta accadere" consolava la due.
La numero tre ammoniva: "Il momento in cui avviene è il momento giusto".
La quarta concludeva: "Quando qualcosa finisce, finisce".

Ogni primo del mese, Dana e Tamara accolgono un nuovo gruppo di uomini e donne determinati in qualche modo a dare una svolta alla propria vita nel loro B&B delle Sirene Stanche. Il portone turchese spalanca le braccia e li fa entrare in un mondo fatto di tante piccole e grandi attività, dallo yoga, alla meditazione, passando per dieta, passeggiate, nuotate e relax.
Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara arrivano ognuno con un bagaglio emotivo che pesa ben più delle valigie che si trascinano dietro e sono tutti, forse, determinati a rimettere in forma non solo il corpo, ma anche l'anima.
Così, Dana con i sui centrifugati super energetici e Tamara con i suoi silenzi e la sua arte selvaggia, offrono loro diverse prospettive dei loro problemi e, forse chissà, anche diverse soluzioni.
Eppure ci sono segreti che nessun succo di ananas o composizione artistica potrà mai mitigare nella ferita che lascia, ma, si sa, il mare rende bianca ogni cicatrice.

L'atmosfera della piccola isola del Mediterraneo è un toccasana, sembra di sentirne i profumi e di vedere le infinite sfumature blu del mare che luccica all'orizzonte. La casa diventa un rifugio per sirene stanche ma anche per semplici umani pieni di paure e insicurezze e con la solidità delle sue mura offre un abbraccio caloroso. I personaggi sono, in alcuni casi, ben delineati e pieni di sfaccettature, mentre in altri restano come quei conoscenti, sorridenti, che si ha piacere a incrociare in vacanza.

"Due sirene in un bicchiere" è un libro la cui lettura, inspiegabilmente, rimandavo da tanto tempo - ho preso l'ebook probabilmente nell'estate del 2018, poco dopo la pubblicazione - ma che poi ho accarezzato e rimpianto una volta finito.
Consolante, rassicurante, una lettura che mi sento di consigliarvi qualora aveste bisogno di un abbraccio.


"Il solito dilemma : cuore o cervello?"
"Tutti e due. Sono la stessa cosa".
"Sì, ma non tutti lo sanno".
"Perché prima bisogna perderli entrambi".
"... E ritrovarli".



Commenti