Post-letter di novembre


«So never mind the darkness, we still can find a way
'Cause nothing lasts forever, even cold November rain.»

La filastrocca che dicevamo da bambini per ricordarci quanti giorni avessero i mesi assicurava che novembre ne avesse trenta, io ne ero sicura, finché non ho perso il conto dei giorni dello scorso mese.

Non è negativo, lo so, perdere in qualche modo la cognizione del tempo, soprattutto quando si hanno tante cose da fare e, di solito, poco tempo per farle.
Novembre mi ha dato tempo, me ne sono accorta alla fine, quando mi sono trovata con una lista infinita di serie e film guardati non so nemmeno io come né quando - e una lista piccola di libri, ma va bene lo stesso - e tante attività svolte anche fuori casa.

A Losanna, ogni anno, allestiscono il villaggio di Natale, con mercatini e tante attività per i bambini. Ogni anno anticipano di qualche giorno e, stavolta, già dal 17 novembre ci siamo ritrovati a girare per le piccole baite di legno, accompagnati dal profumo delle caldarroste, dei churros alla cannella e del vin brûlé.
Al di là dei meri interessi consumistici, il cuore ha bisogno di sentirsi leggero, come in uno stato festivo che si anticipa sulle date del calendario, per le scintille e la gioia di un Natale che dura un pochino più a lungo.
Così, se l'anno scorso siamo riusciti a farla franca, quest'anno io e mio marito ci siamo trovati di fronte alla memoria ferrea di nostra figlia che ricordava perfettamente che l'ANNO SCORSO - quindi 12 MESI FA - io e lui le avevamo promesso che l'anno prossimo - cioè proprio ORA - saremmo andati sulla ruota panoramica, montata per l'occasione nel cuore dei mercatini.
Breve nota a margine: entrambi soffriamo le altezze eccessive.
Una foto dello scorso anno. Adesso è stata montata accanto alla cattedrale che si vede in alto dietro.

Per non tirarvela per le lunghe, ci siamo ritrovati a 30 metri di altezza, sospesi in una capsula aperta che dominava dall'alto la città, il lago e le montagne innevate circostanti (complice anche il fatto che quest'anno l'hanno piazzata nel punto più alto della città vecchia).
Momenti di gloria che ci hanno imposto di ricordare - o quanto meno di segnare da qualche parte - le promesse che facciamo a nostra figlia per non ritrovarci, magari l'estate prossima, a nuotare con gli squali al largo della Florida (abbiamo appena visto un documentario a riguardo, quindi potrebbe capitare).

Tutto bello, vi assicuro, ma poi abbiamo riconquistato il divano di casa e siamo stati meglio.
Divano dal quale, questo mese, ho visto tantissime serie e film, con qualche anticipo del Natale.

Mi è piaciuto molto, e non me lo aspettavo, Werewolf by Night, lo speciale Halloween della Marvel. Inutile dire che io avrei voluto saperne di più sui personaggi. Breve ma intenso.
Rapiniamo il duce è stato un bel film italiano, con Pietro Castellitto e Matilde De Angelis molto compresi nei loro ruoli - e nei loro bellissimi costumi - che hanno mitigato anche alcune lacune di trama.
Dopo aver amato il primo film, non potevo stare ancora molto senza vedere Enola Holmes 2 e ho fatto bene perché, nonostante sia meno brillante del primo capitolo, è senz'altro un film che mi è piaciuto molto e che rivedrei.
Una serie che rivedrei, anche se l'ho appena finita, è Mercoledì. Premessa: amavo la serie degli anni '60 e mi sono piaciuti anche i film successivi. Sarà l'atmosfera dark academy molto in voga negli ultimi anni, ma i colori, i costumi, gli ambienti, tutto ha contribuito, per qualche ora, a portarmi fuori dalla realtà. E scusate se la magia è offerta da Tim Burton.
Cambiando completamente genere, ho apprezzato anche la serie Blockbuster, dove Randall Park (Fresh off the Boat) cerca con ogni mezzo di tenere in vita l'ultimo Blockbuster del pianeta. Seconda stagione obbligatoria.
Spirited ha dato il via alla visione dei film di Natale con Ryan Reynolds e Will Ferrell più natalizi che mai: la magia del Canto di Natale di Dickens declinata ai giorni nostri, buoni sentimenti e magia, che cosa volete di più.

Dopodiché, via alle danze: 12 regali di Natale, Natale con vista, Natale con il babbo, Buon quel che vi pare, Christmas Flow. Gli opposti si attraggono, Dash & Lily.
Ogni film di Natale è uguale e diverso, chi li ama non si stanca mai.

E i libri?

Pochi ma buoni, direbbe un intenditore.
Cosa c'è di meglio, infatti, di ritrovare dopo tempo dei personaggi molto amati? "Chi dà luce rischia il buio" di Giulia Ciarapica mi ha riportato a Casette d'Ete e non poteva farmi regalo più bello.
Quando leggo un libro che mi tocca molto, dopo ho difficoltà a trovare nuove letture - non so se capita anche a voi -, così mi sono rifugiata in un posto sicuro. Precisamente ad Aosta, da Rocco Schiavone.
Lo so, ormai è quasi un anno che, con buona pace di mio marito, io e Rocco non ci lasciamo - se fosse nella vita reale, avremmo una bella relazione, solida - e l'unica mia paura è che i capitoli arretrati della serie stanno per finire e, dopo, non so come farò.
Stavolta ho addirittura raddoppiato con "Rien ne va plus" e "Ah l'amore l'amore".
Che vi devo dire, lo so che dovrei rallentare, che poi io e Rocco staremo a lungo separati, ma è più forte di me. Ah l'amore, l'amore!

Ho chiuso il mese di letture con un ritorno che mi ha fatto battere forte il cuore.
È tornato il commissario Ricciardi!
Dopo che Maurizio de Giovanni quasi ci aveva fatto perdere le speranze, ecco un nuovo capitolo della serie. Qui c'è poco da discutere, è un amore di vecchia data per me. Ripeto: ah l'amore, l'amore!

Intanto dicembre è già iniziato.
Sono in ritardo con le decorazioni di Natale, ma il profumo nell'aria è bello, forte e chiaro.

Sto pensando all'ultima post-letter dell'anno che, come per il 2021, uscirà gli ultimi giorni del mese e mi sento piena di speranza per l'anno di letture che verrà.

Ci leggiamo presto, con gli auguri che tutti meritiamo.
E buona lettura, sempre!


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