Recensione: I sorrisi non fanno rumore di Enrica Tesio


"A Natale siamo tutti più buoni, vero, avvocato?"
"Non credo. A Natale siamo tutti più soli, dottoressa."

La magia è il tesoro più prezioso da preservare, per gli adulti e per i bambini: quella scintilla che rende poetiche le cose di tutti i giorni e che illumina di meraviglia i sorrisi delle persone. Come se fosse sempre Natale.

Ne "I sorrisi non fanno rumore" [Bompiani], il nuovo libro di Enrica Tesio, la magia aleggia sulle cose, sfiora la prosaicità della routine e si posa indiscriminatamente sulla solitudine degli adulti e sulla saggezza dei bambini.
Antonia Baldi, detta Toni, brillante scrittrice e illustratrice, un giorno, durante la presentazione del suo nuovo libro, rivela a una platea di bambini che Babbo Natale non esiste. Così, d'emblée. Boom.
Scoppia il putiferio: i social sono invasi dalla foto di un bambino in lacrime dopo che la sua scrittrice preferita - la creatrice di Ottavia Meraviglia, la piccola esploratrice protagonista di una fortunata serie di libri - gli ha buttato in faccia la crudeltà che il panciuto dispensatore è una bugia che ha le gambe corte, purtroppo.

Immediatamente si costituisce un collettivo di MammeNatale a difesa della fantasia dei bambini e il caso mediatico discusso su giornali, tv e social diventa inarrestabile, soprattutto perché manca poco al Natale.
Antonia, dopo aver affidato la figlia Vittoria - preadolescente molto critica nei confronti della madre tanto che Toni pensa "che il mio destino, come madre, sia di amare senza essere vista" - al padre e suo ex compagno Cesare, incalzata dalla sua agente e dalla casa editrice, perseguitata dai giornalisti, oppressa dall'assurdità di tutta la situazione, scappa e si rifugia nella vecchia casa di famiglia, in campagna.
Lì, tra gli oggetti che hanno segnato la sua vita, quelle dei suoi genitori e del fratello Andrea, Antonia cerca di ascoltare la voce che veramente parla al suo cuore.

«Che il tempo sia una medicina è vero solo a metà: è una medicina che non ti fa guarire, al massimo silenzia i sintomi della malattia. Il tempo al massimo è un anestetico.»

Forse sarà grazie al silenzio che improvvisamente sente attorno a sé che Antonia si concede di dare una possibilità a Riccardo, avvocato che la contatta sui social dopo aver letto alcuni commenti aggressivi che animano la shit storm che invade i suoi profili online. Riccardo si propone di aiutarla a gestire le accuse e, quando si incontrano, Antonia ha l'impressione che se qualcuno può farle da scudo in una tempesta è proprio quell'uomo che combatte le insicurezze con una solida fiducia in sé stesso.

Antonia non può rimangiarsi quello che ha detto, così come non può riportare in vita le persone che ha perso per confessargli finalmente quello che ha sempre avuto nel cuore, però può andare avanti, può guardare più attentamente accanto a sé e chissà che non ritrovi quella magia.

«Non dovrei dare nulla per scontato, dovrei essere concentrata come un dio, esercitare l'amore in ogni momento, perché l'amore è esercizio di presenza.»

"I sorrisi non fanno rumore" è una storia che trasmette meraviglia, intrisa di dolore e luce, piena di quella speranza che arriva solo dopo le ferite, la paura e la fatica delle prove che la vita ci costringe ad affrontare.
La voce di Antonia in prima persona riesce a essere ironica, pungente, trasmette l'incertezza della madre che ha paura di sbagliare, che ha il terrore di mostrarsi fragile e che, per questo, si richiude su sé stessa soffocando così la tristezza ma anche la gioia.

Tra queste pagine ho ritrovato Enrica Tesio del suo mitico blog - Prima o poi l'amore arriva. E t'inc*la -, ma anche il suo modo di raccontare storie che avevo molto amato in "Dodici ricordi e un segreto". Ho sentito la sua voce che mi raccontava il dolore di Antonia, la sua storia, il suo sarcasmo e il suo desiderio, nonostante tutto, di crederci ancora, di crederci sempre.

"I sorrisi non fanno rumore" è un libro perfetto per il periodo natalizio, ma anche come segnatempo dell'inizio dell'anno. Perché, se è vero che il dolore ci fa crescere, è anche vero che la magia ci fa arrivare dappertutto e non trovo un augurio migliore per un lettore appassionato.

«Entrano in una galleria, Antonia sorride, ma è buio e i sorrisi non fanno rumore.»

P.S. : Dopo l'uscita del libro, è effettivamente successo che un'insegnante svelasse alla sua classe attonita che Babbo Natale non esiste, sollevando un polverone di dilemmi più o meno morali. Potete leggere l'articolo qui. Quando uno pensa che la fantasia degli scrittori sia esagerata, e invece.


[ebook omaggio della casa editrice]

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