«E così i giorni passano. Continuo ad aspettare che succeda qualcosa, che questa sensazione di benessere finisca.»
Chissà perché, nei ricordi, l'estate è lo spartiacque tra tanti prima e dopo, esperienze ed emozioni imprescindibili.
Dopo l'estate ci si sente cresciuti, a volte si frattura la vecchia immagine di noi per ricostituirsi in un nuovo sguardo, più maturo, più frastagliato.
"Un'estate" di Claire Keegan [Einaudi] è il racconto di un'estate molto particolare per una bambina silenziosa, ubbidiente, un po' selvaggia, che viene affidata per i mesi estivi ad alcuni zii.
La campagna irlandese si apre davanti ai nostri occhi mentre la piccola guarda la casa di questi parenti a cui i genitori, poveri, pieni di debiti e di figli, decidono di affidarla per un breve periodo. Per avere una bocca in meno da sfamare, certo, ma chissà anche per farle vivere un'alternativa alla loro affannata quotidianità.
La coppia, i Kinsella, non ha figli, sebbene in casa ci siano abiti più o meno della sua taglia, che risvegliano la curiosità della bambina e le fanno sovvenire alcune voci che aveva sentito in casa della madre. Mrs Kinsella è gentile ma nel fondo dei suoi occhi c'è un abisso di tristezza che la bambina non riesce a spiegarsi. Eppure Mr Kinsella è sorridente, sempre attento alla moglie, pieno di premure per lei: da dove arriva quel buio nello sguardo della donna?
La bambina sperimenterà i sorrisi, gli abbracci, la comunicazione tranquilla e pacifica, senza segreti e senza vergogna, di chi può permettersi di non pensare all'abbondanza che ha nel piatto. In fondo, si sa, la fame non favorisce l'affetto.
I rumori, i colori, i profumi della campagna irlandese, il mare di notte, una carta da parati con un bambino dipinto, diventano lo sfondo delle giornate della bambina, piene di attività campagnole che la fanno sentire utile e amata.
In contrasto con la vita luminosa, sopravviene un funerale a cui partecipano i Kinsella e che la mette sotto la lente d'ingrandimento del vicinato, ma fa parte di un rito di passaggio a cui la bambina si sottopone senza scalpitare, forte del sostegno della sua nuova famiglia.
La vita, la morte, l'amore. Tutto in un'estate.
Claire Keegan, dopo "Piccole cose da nulla", dispiega sotto i nostri occhi un prezioso album di ricordi estivi che toccano le emozioni più intime e delicate, capaci di diventare il bagaglio con cui viaggiare una vita intera.
Da leggere e rileggere, anche al di fuori della bella stagione.
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