Post-letter di ottobre

«Settembre è il mare. Ottobre è un libro.»

Non avrei immaginato che ottobre sarebbe diventato il mese delle vacanze più dolci.
Fuori dall'estate che porta in sé la pressione anche sociale di rilassarsi, di fare necessariamente cose per "ricaricare le batterie", di mostrarsi in luoghi ameni, le vacanze autunnali - quando in Svizzera le scuole restano chiuse per due settimane - si spogliano di tutto ciò per essere solo un tranquillo ritrovarsi con gli affetti più cari.

Siamo tornati a Napoli, ne avevamo tutti bisogno e abbiamo fatto bene.
Giulia ama stare coi nonni, cambiare aria: si diverte ad ascoltare e a imparare il napoletano, osserva usanze e diversità rispetto alla nostra vita svizzera e ci fa tantissime domande sulla scuola italiana (abbiamo incontrato tanti bambini durante le loro normali giornate scolastiche, visto che in Italia non era festa) e spesso mi rendo conto di quanto il suo sguardo accenda un faro su cose che io ho sempre dato per scontate.

Come sempre quando torno in Italia, le mie letture subiscono dei rallentamenti ma, presa dalla serenità del momento, non ci presto attenzione ed è giusto così.
A ottobre, tuttavia, sono soddisfatta, ho letti libri che mi hanno lasciato un buon sapore in bocca.

Il mio appuntamento con Antonio Manzini questo mese è addirittura raddoppiato con "Pulvis et umbra" e "Fate il vostro gioco": Rocco Schiavone è sempre più solo e, per questo, mi è ancora più caro.
Se cercate un titolo insolito, vi consiglio "Quattro galline" di Jackie Polzin, un esordio toccante che vi lascerà diverse riflessioni.
Avete mai letto un libro vintage? A me è capitato con "Sarti Antonio e l'amico americano" di Loriano Macchiavelli, pubblicato per la prima volta nel 1984 e recentemente ristampato da Einaudi. Una finestra su un periodo lontano eppure non superato.
Dopo quello di Polzin, mi era rimasta la voglia di leggere ancora qualcosa che parlasse di coppie e matrimonio, e "L'arte del matrimonio" di Tessa Hadley è stato il romanzo ideale da questo punto di vista. Mi ha assorbito molto e ve ne parlerò sicuramente ancora.
Ho chiuso le letture del mese con un'anteprima: "Io, Jack e Dio" di Andrea De Carlo uscirà il prossimo 8 novembre per La Nave di Teseo, ma posso già dirvi che se cercate una lettura leggera con qualche quesito esistenziale, questa è l'ideale.


Chi ha amato Hocus Pocus del 1993 sicuramente non si perderà il secondo capitolo uscito qualche giorno fa. Così, io che amo i film degli anni '80-'90 mi sono concessa questo viaggio nel tempo e devo dire che non è stata una cattiva idea. Le tre sorelle Sanderson sembrano non subire i segni del tempo ed è stata una buona occasione per un rewatch del vecchio film.

Una novità Netflix è il film Per lanciarsi dalle stelle tratto dal libro di Chiara Parenti che avevo letto nel 2018 (qui trovate la mia recensione): nonostante qualche adattamento, l'ho trovato estremamente piacevole, che mi ha lasciato col sorriso.

È iniziata la seconda stagione di Mina Settembre, liberamente ispirata alla serie creata da Maurizio de Giovanni. A differenza dello scorso anno, stavolta ho faticato a lasciarmi coinvolgere dalle storie e dai personaggi, entrambi completamente differenti dai romanzi. È una fiction godibile, sia chiaro, un intrattenimento serale migliore di tanti altri prodotti televisivi, ma non mi convince mai del tutto. 

Così come per la serie scritta, prosegue la mia conoscenza televisiva con Rocco Schiavone e, puntata dopo puntata, ritrovo sullo schermo le parole di Manzini, con Marco Giallini che riesce a essere esattamente il personaggio come ce l'ho in mente mentre leggo. Cosa voglio di più? Una nuova stagione e che non finisca mai.


Tra tante nuove uscite, a volte ci piazzo qualche rewatch e ho passato un pomeriggio con le ragazze cattive ma non troppo di Mean Girls, quando Lindsay Lohan era ancora l'amica della porta accanto e Rachel McAdams non era ancora al suo attuale splendore.

In tema di rewatch, ogni volta che posso riguardo C'è posta per te, con Tom Hanks e Meg Ryan belli e innamorati, quando internet non era ancora la giungla in cui oggi avanziamo armati fino ai denti. È un film souvenir di un'epoca che era bella anche mentre la stavamo vivendo. Sospiro anche adesso mentre lo sto scrivendo. Guardatelo, riguardatelo, perdetevi nelle strade di New York con me.

Intanto novembre è iniziato.
Per qualche giorno ancora sentirò le energie delle vacanze autunnali, poi inizierò a sentire quelle del Natale e via con una nuova giostra.
Ho bei libri in lista, nuove ricette di biscotti da sperimentare e nuovi colori da ripassare sulle mie giornate.

Ci leggiamo presto.
E buona lettura, sempre!

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