Post-letter di marzo


«La vita è un progresso, e non una stazione di arrivo.»
Ralph Waldo Emerson

Il terzo mese dell'anno e io sono già in ritardo su (quasi) tutto: questo ho pensato quando mi sono trovata davanti la pagina bianca per scrivere la post-letter di questo mese.
Tre mesi, già.

A me sembra ieri che siamo rientrati dalle vacanze di Natale, che ho salutato la mia famiglia e mi sono detta che chissà quando li avrei rivisti. E invece, tre mesi. 
Mi fermo sorpresa a riflettere sul passare del tempo, dando la colpa di questa velocità forse ai miei quarant'anni, come se il giro di boa avesse dato una spinta diversa al mio calendario.
Non lo so, so solo che le cose che ho rimandato a domani sono rimaste a prendere polvere per tre mesi.


Tra pollini di primavera e ora legale, non ho avuto molta voglia di guardare la tv. Tuttavia, qualche tempo morto l'ho riempito riguardando una serie che ho amato moltissimo negli anni e poi, non so perché, ho lasciato andare alle ultime stagioni. 2 Broke Girls è una sitcom americana con Kat Dennings (Max Black) e Beth Behrs (Caroline Channing) che inizia quando Caroline entra nel diner di Williamsburg dove lavora Max e si propone come cameriera. Caroline è un'ereditiera appena caduta in disgrazia a causa di una truffa milionaria messa in piedi dal padre - che è stato arrestato - e che da un giorno all'altro viene messa alla porta dal suo mondo dorato. Non ha più niente, nemmeno un tetto sulla testa e, nonostante l'ostilità, Max la accoglie in casa sua. Da qui partiranno tantissime avventure, una più improbabile e scalcagnata dell'altra, ma il cinismo di Max di fronte all'ottimismo di Caroline dà vita a una comicità pungente a cui è difficile   resistere. Da segnalare Jennifer Coolidge nel ruolo della vicina di casa Sophie Kachinsky, giunonica ed esilarante. Ho amato moltissimo - e, fortunatamente, amo ancora - questo genere di serie che, con una puntata di venti minuti, riesce a mettermi di buonumore. Consigliatissima.

E i libri?

Ci sono stati dei giorni a marzo in cui ho assecondato la voglia di non fare niente e quindi non ho nemmeno letto, però quando l'ho fatto ho sempre scelto libri che mi andava moltissimo di leggere e ne sono rimasta contenta.

Da tempo rimandavo la lettura di "La sorella di Mozart" di Rita Charbonnier e non mi spiego perché. La storia di Nannerl Mozart è emozionante, coinvolgente: ci porta nel suo mondo di donna piena di talento in un'epoca in cui erano solo gli uomini a potersi fare strada nella vita. Commovente.

Dopo aver apprezzato "La misura imperfetta del tempo", non potevo perdermi il nuovo romanzo di Monica Coppola "Le bugie non salvano nessuno": la vita di Anna non sarà più la stessa quando suo fratello Enzo sparisce. Pian piano, crescendo con questa crepa nel cuore, la ragazza scoprirà la rete di bugie che hanno da sempre fatto parte della sua realtà. Ve ne parlerò ancora, ma intanto ve lo consiglio.

Alla ricerca di un lieto fine assicurato, il nuovissimo romance di Francesca Cani, "Il lord delle brughiere", è stato l'intrattenimento perfetto. L'ambientazione, l'atmosfera, la nobiltà sempre bella e indomita, tutto contribuisce a trasportarmi altrove. Guilty pleasure, direte voi, io dico invece lettura d'intrattenimento scritta bene, che non guasta mai.

Intrattenimento puro è stato anche "I sette mariti di Evelyn Hugo" di Taylor Jenkins Reid, libro bestseller di qualche tempo fa, che io avevo preso e conservato per i tempi giusti (che magari era solo quando avrebbero smesso tutti di parlarne dappertutto). Successo meritato, mi sento di dire, e adesso voglio leggere anche "Daisy Jones & The Six" prima di vedere la serie su Prime.

"Non c'è bisogno di VOI" è il nuovo libro di Matteo Secchi, che io avevo conosciuto con "Il paradosso della normalità" e di cui è idealmente il seguito: distopia ma nemmeno poi tanto, viste le notizie che circolano, il romanzo è sicuramente un punto di vista da considerare sulla ricerca costante della felicità. Seguirà la recensione, ma intanto cercatelo.

Luca Ricci è uno scrittore che, fino a un paio d'anni fa, non conoscevo. Mi ha prima attratto con la sua tetralogia delle stagioni che, a suo tempo, non era ancora terminata e poi, con l'ultimo capitolo "I primaverili", uscito da qualche giorno, mi ha definitivamente conquistata. Prima sapevo che sarebbe arrivata una nuova stagione e, con essa, un suo nuovo romanzo. Adesso cosa devo aspettare? Le feste comandate?! Ci saranno, per caso, "I natalizi" oppure "I pasquali"? Non lo so, ma ho voglia di leggerlo ancora, e questo è quanto.

Novità et similia

Marzo, nonostante sia stato velocissimo, mi ha fatto collezionare due tasselli per la crescita di questo blog e, in generale, per la mia comunicazione. Ho seguito due masterclass con Valentina Aversano, alias Signorina Lave, alias la coltivatrice di Basilico, una delle newsletter che amo più leggere. È stato un po' come innaffiare - per rimanere nell'ambito botanico - le idee che di solito mi circolano in testa e metterle sulla buona strada (prossimamente vi dirò qualcosa a riguardo).
Che poi, diciamocelo, bello il blog, bella la pagina Instagram/Facebook, ma questa è una passione solitaria e confrontarsi, di tanto in tanto, con altre persone fa bene. A me ha fatto benissimo e per questo non finirò mai di essere grata.

Aprile è già pieno di fiori e vento. E libri, naturalmente.
Lasciatevi trasportare, che sia il vento o che sia una bella storia.

Ci leggiamo presto.
Buona lettura, sempre!



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